lunedì 2 marzo 2020

Sassello nell'alta valle del Rabbi

Questo articolo è dedicato al bivacco Sassello che ha subito recentemente un incendio che ha distrutto totalmente l'interno (vedi foto). Auspicandone un veloce restauro si vuol sottolineare l'importanza dell'infrastruttura per tutto il territorio e per l'escursionismo.


Bivacco Sassello, San Godenzo. Foto Aleandro Fabbrucci, 2018.


Il  bivacco Sassello (m. 877 s.l.m.) si trova nel territorio del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, nell'alta valle del Rabbi, nel comune di San Godenzo. Fa parte del Patrimonio agricolo forestale della Regione Toscana, gestito per delega dall'Unione di Comuni Valdarno Valdisieve

La foto seguenti risalgono al periodo del restauro.  


Bivacco Sassello, San Godenzo. Foto Comune San Godenzo, 1992-1994

Bivacco Sassello, San Godenzo. Foto Comune San Godenzo, 1992-1994

Guardando la mappa catastale ne risulta recuperata solo una piccola parte, forse facente parte dell'edificio che era adibito ad abitazione. Inoltre, come si vede nell'immagine a sinistra, l'edificio era già presente nel Catasto leopoldino (primi dell'800).

 


Il bivacco Sassello è molto frequentato dagli escursionisti in tutte le stagioni ed è raggiungibile dalla Colla dei Tre Faggi, dal Giogo di Castagno e da Fiumicello.

A causa del recente incendio purtroppo dobbiamo continuare a descriverlo usando il passato.

Era liberamente accessibile e composto da due ambienti, uno al piano terra con panche, tavoli, dispensa e caminetto. L'altro vano al piano superiore poteva ospitare sei posti per il pernottamento con sacco a pelo. Era dotato anche di due cantine rifornite di legna. 


Bivacco Sassello, San Godenzo. Foto Aleandro Fabbrucci, 2018

Ancora due particolari del vano terra.
Nella prima foto si nota il pavimento in lastre di pietra e il lavello in pietra.


Bivacco Sassello, San Godenzo. Foto Aleandro Fabbrucci, 2018
Nella foto successiva un manufatto eseguito in pietra. 

Bivacco Sassello, San Godenzo. Foto Aleandro Fabbrucci, 2018

Nell'alta valle del Rabbi, nel comune di San Godenzo, oltre alla casa in località Sassello si trovavano altri antichi edifici, oggi quasi interamente distrutti dopo l'abbandono della montagna.
I ruderi, alcuni dei quali ancora visibili, erano presenti anche in località Forcone, Pian di Castagno, Usciaioli (vedi video), Coloreto, Frassine, Giogo (vedi post).

Dal Valico dei Tre Faggi, da un punto di vista catastale, l'antica viabilità della zona era rappresentata dalla Strada vicinale Pian di Castagno che raggiungeva la località omonima, come la strada degli Usciaioli, che iniziava dalla vicinale Giogana. La vicinale Pian di Castagno-Sassello  metteva in comunicazione le due case, passando per le abitazioni di Frassine e Coloreto. La Strada di Valdonetto giungeva invece da Pian di Castagno nel comune di Premilcuore. 
 
In conclusione vorrei evidenziare che nel comune di San Godenzo oltre Sassello altri ruderi sono stati trasformati in bivacchi o rifugi da parte dell'Unione di Comuni Valdarno Valdisieve, con finanziamenti della Regione Toscana o della Comunità Europea: la Capanna di Citerna, in loc. Poggio di Giogo; il bivacco Monte dei Gralli, che si affaccia sull'alta valle del Montone, ha permesso di recuperare un intero edificio. Sono presenti inoltre il bivacco Borbotto (m. 1200 s.l.m.) e un altro situato  presso il Rifugio Le Fontanelle.

 ANDREA PAPI

7 commenti:

  1. che peccato, speriamo sì che lo restaurino, anche se mi pare che le poche risorse le usino per altri scopi; meno male che ci sei tu, andrea, sei una delle poche speranze del paesaggio, con la tua pazienza e il tuo coraggio. continua, grazie a nome di tutti, sandro

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Non ero ancora stato al bivacco. Sapere del suo incendio, mentre pensavo di raggiungerlo, è risultato assai triste.

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  4. Buongiorno
    la presente per comunicare che l'Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve, ente delegato alla gestione del PAFR, si sta adoperando al fine di individuare le risorse necessarie al ripristino del bivacco Sassello proseguendo l'opera degli ultimi 19 anni durante i quali ha provveduto al restauro e/o alla realizzazione di bivacchi, rifugi e aree attrezzate in tutti i complessi in gestione (Alpe di San Bendetto, Rincine, S.Antonio)al fine di favorire e promuovere la fruizione sostenibile . Specifico inoltre che il nostro ente ha sempre utilizzato tutte le risorse destinate alla delega forestazione allo scopo per cui erano destinate andando inoltre a trovarne di ulteriori attraverso la partecipazione a bandi dedicati Toni Ventre (Responsabile Area Tecnica UCVV)

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  5. Leggo con molto piacere il suo commento e auspico che il ripristino possa avvenire in tempi brevi. Andrea Papi

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  6. che peccato! speriamo venga ripristinato al più presto.
    Ma come mai ha preso fuoco?

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  7. Il motivo esatto non lo conosco, spero che sia dovuto ad una fatalità e non ad un dolo.

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