mercoledì 17 novembre 2021

Dai Romiti al Briganzone

Le case in località I Romiti, come è visibile anche nell'antica foto seguente, si trovavano in prossimità, anzi direi proprio sopra, la Cascata dell'Acquacheta nel comune di San Godenzo.


I Romiti, primi anni del '900
Foto Luigi Poggiolini


Ingrandendo la foto sono anche distinguibili i volumi degli edifici.


I Romiti. Foto Luigi Poggiolini (part.) 


Nella foto del 1996 presa dalla posizione opposta alla precedente, dopo aver attraversato il Fosso dell'Acquacheta, sembra di riconoscere una parte dell'edificio che nell'ingrandimento si vede in secondo piano, con una lunga falda del tetto.


I Romiti. Foto Progetto Le Valli, 1996


La foto mostra sulla destra lo stesso edificio della foto precedente, sulla sinistra si intravedono altre costruzioni.


I Romiti. Foto Comune San Godenzo, 1992-1994


Dal rilievo effettuato nel 1825 per il catasto granducale si vede, dalla pianta degli edifici, che questi avevano una discreta consistenza.


I Romiti. Estratto dal Catasto Generale Toscano


Di seguito alcuni particolari degli edifici, parte dei quali oggi scomparsi. Il luogo per  alcuni richiama alla presenza di un'antica chiesa e agli ambienti di ricovero dei primi eremiti. La foto seguente mostra l'arco di entrata e le scale di accesso di un edificio. 


I Romiti. Foto Progetto Le Valli, 1996

Una porta riquadrata in pietra.


I Romiti. Foto Progetto Le Valli, 1996

Il seccatoio per le castagne.


I Romiti. Foto Progetto Le Valli, 1996


Quel che resta delle case, delle stalle, degli annessi agricoli che si trovavano in località I Romiti fa oggi parte del complesso "Briganzone, Romiti, Bagnatoio" che comprende circa 290 ettari di ex poderi agricoli forestali rientranti in una proprietà fondiaria acquistata nel 2000 dall'Ente Parco Nazionale Foreste Casentinesi.

Dai Romiti, per mezzo della Strada vicinale del Briganzone (Sentiero CAI n. 413 Romiti - Monte Lavane) che costeggia i territori comunali di Marradi e Dicomano, è possibile raggiungere le rovine degli edifici che testimoniano l'importanza del podere Il Briganzone a m. 915. Continuando si può raggiungere il crinale panoramico delle Balze di Cornacchiaia che conduce sulla cima del Monte Lavane.

Nelle foto è visibile il selciato in pietra della strada, in parte ancora presente.

Strada vicinale del Briganzone. Foto Progetto Le Valli, 2012


Nell'ambito del Progetto Le Valli nel 2012 ho realizzato il video 
Il Briganzone che documenta gli edifici presenti nella località.

L'impianto delle costruzioni è composto da due complessi di edifici attraversati dalla Strada vicinale del Briganzone che si connette alla Vicinale dal Prugnolo al Briganzone.


Estratto catastale


Nella foto seguente si distingue la vicinale che passa attraverso quel che rimane delle due stecche di edifici.

Il Briganzone. Foto Progetto Le Valli, 2012


Fino a dieci anni fa parte della copertura si era conservata in lastre di pietra. Nella foto l'accesso alla casa dove esternamente all'ingresso era presente il forno.


Il Briganzone. Foto Progetto Le Valli, 2012


Un particolare delle pietre angolari della casa.


Il Briganzone. Foto Progetto Le Valli, 2012


Dall'apertura in primo piano del piano terra si intravede all'interno un arco in pietra. 


Il Briganzone. Foto Progetto Le Valli, 2012


Il Briganzone. Foto Progetto Le Valli, 2012

Due edifici di testa.


Il Briganzone. Foto Progetto Le Valli, 2012


Il lavatoio (abbeveratoio) con la sorgente.


Il Briganzone. Foto Progetto Le Valli, 2012


La porta e la piccola finestra superiore che, da quello che rimane, risultano essere state le uniche aperture dell'edificio posto sulla sinistra nella foto precedente, del quale non si conosce l'uso.


Il Briganzone. Foto Progetto Le Valli, 2012


Altri particolari di aperture riquadrate in pietra. 

Finestra al piano terra con buca di Bartolo che ha la funzione di alleggerire la pressione della muratura sovrastante.

Il Briganzone. Foto Progetto Le Valli, 2012


Porta di un annesso agricolo incorporato composta da architrave e stipiti in pietra.
  

Il Briganzone. Foto Progetto Le Valli, 2012







martedì 25 maggio 2021

Escursione domenica 13 giugno

PER CONOSCERE IL SENTIERO DELL’ARCHITETTURA RURALE E L'ORATORIO DELLE VALLI

 



L'Associazione Ecotondo organizza per domenica 13 giugno 2021 un'escursione guidata per raggiungere la località Le Valli, un'area in prossimità del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi compresa tra gli abitati di San Godenzo e Castagno d'Andrea, situata tra il Passo del Muraglione e il Monte Falterona.

Il percorso partendo da uno scenografico ponte attraversa ambienti naturali vari e tocca resti di antichi insediamenti rurali: dal fondovalle alle marronete, dai crinali pietrosi dove la vista si allarga al Falterona al borgo medievale di Montaonda.

L’area è collegata al Sentiero delle Foreste Sacre, all’Alta Via dei Parchi e al Cammino di Sant'Antonio.

Parteciperà all’escursione l’artista Andrea Papi autore del Progetto Le Valli che promuove l’istituzione del Sentiero dell’architettura rurale e il restauro dell’Oratorio sito sul percorso, affinché l’edificio possa essere nuovamente utilizzato dalla comunità.

Il Progetto Le Valli di Andrea Papi “si propone attraverso azioni di tipo artistico di incentivare il recupero della struttura abitativa e viaria stratificatasi nella montagna, dopo l'abbandono sistematico e la rimozione culturale avvenuta a partire dal dopoguerra”.

Numerose sono state nel tempo le attività realizzate volte a favorire la conservazione della memoria e la ricostruzione dell'identità architettonico-relazionale dei luoghi.

Per approfondimenti sul progetto: www.progettolevalli.org

Si ringraziano il Sig. Piero e la Famiglia Moretti per la collaborazione.

DETTAGLI

Percorso: km 7, dislivello 350mt

Difficolta': E

Guida AIGAE Caterina Gori

RITROVO ore 10 (indicazioni precise verranno fornite agli iscritti). Rientro previsto nel primo pomeriggio.

Pranzo al sacco a cura dei partecipanti. Obbligatori scarpe e abbigliamento consono al trekking.

Contributo euro 12 adulti, ragazzi euro 6  (Tessera socio Ass. Ecotondo anno 2021 euro 5. Statuto a disposizione su www.ecotondo.org).

Info e prenotazioni obbligatorie: ecotondo@ecotondo.org  348 7375680

Si seguiranno le indicazioni per la mitigazione del rischio da Covid 19. I posti sono limitati.

venerdì 23 aprile 2021

L' Oratorio di S. Alessandro alla Pretella

Sul percorso da Castagno d'Andrea a San Godenzo, camminando per le antiche strade si incontrano tre Oratori presenti nelle località di Serignana, La Pretella e Le Valli
 

Oratorio a La Pretella © foto Progetto Le Valli

L' Oratorio che si trova a La Pretella, come gli altri è parte di un complesso di edifici rurali. Dai documenti conservati presso l'Archivio Vescovile di Fiesole risulta dedicato a Sant'Alessandro vescovo di Fiesole e martire. 
 
 
Documenti Oratorio La Pretella, Archivio Vescovile di Fiesole

 
Fu fatto edificare da Antonio di Jacopo Forasassi, presso la sua casa di abitazione ed è stato benedetto nel 1824. Troviamo conferma sull'architrave della finestra dove sono incisi l'anno e le iniziali di chi l'ha fatto costruire.

 
Finestra Oratorio, La Pretella © foto Progetto Le Valli
 

Prima di approfondire le notizie sull'Oratorio vediamo la località della Pretella. 
 
La Pretella nei primi anni '80 del novecento era ancora disabitata, come si può vedere dalle foto seguenti. Le due immagini mostrano le pecore del gregge di Giovanni davanti alla casa, con le belle finestre riquadrate in pietra invase dai rovi. Giovanni era solito portare le pecore al pascolo dal Caprile dove abitava fino alla Pretella, che nel passato era stata una proprietà della sua famiglia. Ormai però gli edifici erano  stati abbandonati da anni.
 

Località La Pretella © foto Progetto Le Valli

Le pecore brucano l'erba tra la casa e una capanna

Località La Pretella © foto Progetto Le Valli

Le tre foto seguenti sono state eseguite dal Comune di San Godenzo negli anni 1992-1994. La prima mostra un particolare con la porta di ingresso dell'abitazione principale.

 

Località La Pretella © foto Comune di San Godenzo

Alla Pretella era presente anche un'altra abitazione posta nello stesso blocco della principale, ma con l'ingresso su un altro fronte. Si intravede a destra nella foto, già in stato di  rovina.

 

Località La Pretella 
© foto Comune di San Godenzo

Nella terza foto si distingue in secondo piano il volume delle abitazioni e in primo piano la capanna. Sulla sinistra, posto su un livello più basso si trova l'Oratorio visto dal lato opposto alla facciata, dove si intravedono due cipressi. 

 

Località La Pretella © foto Comune di San Godenzo

  

L' Oratorio di S.Alessandro

Un'altra immagine risalente ai primi anni '80 mostra l'Oratorio con i due cipressi ancora oggi presenti alla Pretella. Il cipresso di varietà horizontalis "femmina" e l'altro di varietà pyramidalis "maschio",  posti ai lati della porta di entrata, sono le due sentinelle dell'Oratorio.

 

Località La Pretella © foto Progetto Le Valli

 

Nella semplice facciata dell'Oratorio di S. Alessandro la porta e la finestra quadrangolare sono riquadrate in pietra.

 

Località La Pretella © foto Progetto Le Valli

 

Nella documentazione dell'Archivio vescovile si trova la domanda del Forasassi alla diocesi di Fiesole per la consacrazione dell'Oratorio. Il Vescovo risponde richiededendo che siano rispettate varie condizioni e dà incarico per la verifica a Don Colacchioni, Parroco della Chiesa di S. Maria a Ficciana, nel cui popolo la Pretella era posta. In data 18 luglio 1824 sappiamo così che il pubblico Oratorio è conforme alla norma, costruito non distante da un ambiente per fare il pane, con forno. L'ingresso è nella strada, il luogo sacro è indicato da una croce nel tetto sopra alla porta, l'altare è fisso costruito di mattoni.

 

Documenti Oratorio La Pretella, Archivio Vescovile di Fiesole

In data 19 agosto il Vescovo, visto che l'Oratorio è situato in luogo pubblico, separato da ogni uso profano, ornato decentemente, munito di altare, tavola, arredi sacri e di qualunque cosa necessaria per il Divin culto.... concede licenza e facoltà a beneplacito nostri e dei nostri successori di far celebrare nel predetto pubblico oratorio dedicato a S.D.M. in onore di S. Alessandro Vescovo e Martire (dopo però che sarà stato benedetto...) la S. Messa da qualunque Sacerdote Secolare approvato da Noi, o Regolari con licenza...

L'immagine seguente mostra l'interno dell'Oratorio con l'altare in muratura ed è visibile l'orditura in legno del tetto. La pavimentazione è in cotto.

 

 Oratorio di S. Alessandro, La Pretella © foto Progetto Le Valli
 

Si puo arrivare alla Pretella da tante direzioni, con percorso pedonale. Da Castagno e da Caprile la Strada vicinale Ontaneta-Pretella attraversa con un antico ponte il Fosso dei Trefaggi, come è denominato nel catasto granducale (nella cartografia di oggi Torrente San Godenzo). 

Si segnala che poco prima del ponte è avvenuta una frana, ma almeno per il momento è stato ripristinato un passaggio provvisorio. Al ponte che attraversa il corso d'acqua è stato fatto un tentativo di rinforzo ai piloni negli anni sessanta del '900.

 

Antico ponte in località La Pretella © foto Progetto Le Valli

Due interessanti particolari del ponte in pietra in località La Pretella: l'arcata e il pilone.

 

Arcata ponte © foto Progetto Le Valli



Particolare antico ponte in località La Pretella © foto Progetto Le Valli

Proseguendo lungo il torrente per quella che anticamente era la Strada corta di Romagna troviamo la cascata detta della Pretella, formata dal Fosso dei Trefaggi e dal Fosso a Boccina (Torrente Falterona).

 

La cascata in prossimità della località La Pretella © foto Progetto Le Valli

Le informazioni relative alla fondazione dell'Oratorio in località La Pretella sono tratte dalla documentazione che si trova all'Archivio Vescovile di Fiesole. Si ringrazia Don Bruno Brezzi per averla segnalata e fornita.

 

lunedì 1 febbraio 2021

Il mulino del Fondo

IL FONDO il ponte della gora sul torrente


La posizione dell'edificio è evidenziata dalla foto seguente che sembra giustificare il nome della località Il Fondo, dove si trova il mulino. Una grande costruzione che ha perso la sua funzione, sul Borro di San Godenzo, posta in prossimità dell'abitato di San Godenzo.


IL FONDO © foto Progetto Le Valli

 

Il mulino è raggiungibile con la Strada vicinale del Fondo (1). L'area è catastalmente interessata anche dalle Vicinali Dal Trebbio al Fondo (2) e Dal Fondo a Vallittoli (3).

 

Estratto catastale con le Strade vicinali di accesso.
1 Del Fondo-2 Dal Trebbio al Fondo-3 Dal Fondo a Vallittoli

 

A monte del torrente, non molto distante da Il Fondo, era presente anche il mulino di Vallittoli. Entrambi furono rilevati nel 1825 e riportati nelle mappe del Catasto del Granducato di Toscana.
 

Catasto Generale Toscano (estratto)

In duecento anni l'edificio ha subito varie trasformazioni, fino alla cessazione definitiva della funzione originaria come mulino, avvenuta vari decenni fa. Il venir meno dell'attività che andava avanti da tempo remoto, ha portato di conseguenza anche l'abbandono delle notevoli opere di canalizzazione dell'acqua che, come vedremo più avanti, sono però ancora riconoscibili. Nella seguente foto, dal Piano Strutturale del Comune di San Godenzo e risalente agli anni 1992-1994, è possibile ritrovare l'aspetto esterno che la costruzione ha ancora oggi.

 

IL FONDO - foto Comune di San Godenzo

 
Scendendo verso il torrente, in corrispondenza del lato a sinistra dell'edificio (vedi la foto seguente) si trovava il bottaccio che era posto a monte del mulino.
 
 
IL FONDO © foto Progetto Le Valli


Il bottaccio è un bacino artificiale in muratura in cui si raccoglie l'acqua proveniente dal canale di alimentazione, detto gora. Il bottaccio comunica col mulino tramite una bocca d'ingresso dell'acqua.
 
Il bottaccio visto dalla gora verso il mulino. Si intravedono le pareti in pietra ricoperte dalla vegetazione (foto seguente).

 
IL FONDO il bottaccio © foto Progetto Le Valli
 
 
Vista del bottaccio dal mulino verso la gora (foto seguente).
 

IL FONDO il bottaccio © foto Progetto Le Valli

 
La foto sotto mostra il lato dell'edificio verso il bottaccio, con un particolare del meccanismo a vite che permetteva di azionare la paratoia per regolare la quantità d'acqua da far convogliare in verticale nella canaletta. L'acqua che era raccolta nel bottaccio si trovava ad una quota maggiore e per caduta produceva la forza motrice necessaria a muovere le macine del mulino, tramite il ritrecine, la ruota idraulica di legno che era ad un livello ancora più basso.
 
 

IL FONDO © foto Progetto Le Valli
 
 
Il fronte principale dell'edificio guarda a valle verso il torrente. Nella grande costruzione era presente l'abitazione del mugnaio, oltre il mulino vero e proprio.

 

IL FONDO © foto Progetto Le Valli

 

Il mulino era disposto su più livelli. Nel mulino di sopra c'erano le macine in pietra, in quello di sotto, comunicante con l'esterno attraverso un'apertura a volta (in basso nelle due foto seguenti), era contenuto il ritrecine. L'acqua che dal bottaccio era stata qui incanalata per azionare il mulino, tramite il canale di scarico raggiungeva nuovamente il torrente.


IL FONDO © foto Progetto Le Valli

 

Nella foto seguente gli ambienti voltati del mulino di sotto. Nella parete sulla destra si intravede un'apertura da cui presumibilmente fuoriusciva il flusso controllato dell'acqua che proveniva in verticale dalla canaletta e faceva muovere il ritrecine.


IL FONDO © foto Progetto Le Valli
 
 

Il ponte per la gora.

A monte della briglia sul torrente San Godenzo (foto sotto) iniziava l'opera di presa dell'acqua che serviva per azionare il mulino.

 

IL FONDO la briglia © foto Progetto Le Valli

L’acqua era convogliata nella gora, il canale di alimentazione in muratura che dopo un percorso di molti metri terminava con la vasca di carico, il bottaccio. Nella foto successiva è visibile il muro della gora nel tratto di arrivo al ponte.


IL FONDO la gora © foto Progetto Le Valli

Le foto successive sono relative al ponte, opera costruita per il passaggio della gora sul torrente San Godenzo.  

 
IL FONDO il ponte © foto Progetto Le Valli


Particolare del pilone e dell'arcata del ponte sul quale passava la gora.


IL FONDO il ponte © foto Progetto Le Valli

 
Da notare l'importanza delle opere idrauliche ancora presenti che da sole meriterebbero un attento approfondimento per un recupero di tutto il compesso di quello che era il mulino del Fondo.
 

IL FONDO il ponte © foto Progetto Le Valli

Altri articoli pubblicati nel blog del Progetto Le Valli relativi ai mulini nel territorio del comune di San Godenzo:

Un percorso nel mondo del Castagno, con una descrizione del Molin Nuovo a San Bavello:
Il mulino di Castagno e gli altri:
https://progettolevalli.blogspot.com/2017/04/il-mulino-di-castagno-e-gli-altri.html


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